Le Hawaii verso l’eliminazione delle fonti fossili
La Tesla ha appena concluso la costruzione di un mega parco solare, che riuscirà a portare lo Stato delle Hawaii verso l’obiettivo di eliminare ogni fonte fossile per la produzione di energia elettrica entro il 2045.
Tempo fa vi abbiamo parlato di alcuni esempi virtuosi di sostenibilità da parte dei Paesi europei. Ma vediamo qual è la situazione oltreoceano, in particolare affrontiamo il caso dello Stato di Hawaii. L’isola Kauai, infatti, si sta preparando ad essere il fulcro della situazione energetica dello Stato, con la costruzione dell’enorme parco fotovoltaico e energy storage da parte di Tesla. 55 mila pannelli solari collegati a 272 accumulatori al litio saranno in grado di produrre 52 MWh di energia elettrica e permetteranno agli esperti di Tesla di sperimentare i vantaggi dell’energy storage a medio termine. È il primo sistema di energy storage al mondo in grado di lavorare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, permettendo di tagliare il consumo attuale di gasolio dell’isola di 1,6 milioni di galloni l’anno raggiungendo il 44% di fonti rinnovabili sull’energia totale necessaria. La decisione di installare tale impianto proprio alle Hawaii non è casuale. Lo stato è infatti deciso ad eliminare ogni forma di fonte fossile per la generazione dell’energia elettrica entro il 2045. E per raggiungere questo obiettivo, hanno già predisposto le diverse tappe fondamentali: produzione da fonti rinnovabili di almeno il 30% entro il 2020, per salire fino al 40% entro il 2030 e al 70% entro il 2050. Si vede come il nuovo impianto di Tesla è fondamentale per soddisfare queste richieste, soprattutto considerando che ad oggi la percentuale di fonti rinnovabili per i fabbisogni delle Hawaii ammonta al solo 20%. Inoltre, tale impianto avrà dei risvolti positivi anche da un punto di vista economico, facendo scendere il prezzo dell’energia elettrica a 13,9 cent/kWh (da 15,5 cent/kWh).
Fonte: Green.it
Vedi anche: Impianti ad energie rinnovabili