Fotovoltaico: nasce il primo impianto italiano di smaltimento dei moduli a fine vita
Enea annuncia: entro agosto 2018 nascerà a Milano il primo impianto italiano per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita.
Uno dei più grandi punti di debolezza degli impianti fotovoltaici è la gestione dei pannelli alla fine del loro ciclo vita. Impianti di smaltimento dedicati, infatti, non sono ancora molto diffusi nel nostro Paese e al di fuori. Ben presto, però, si potrà sopperire a questa mancanza. L’Enea ha infatti annunciato che entro l’agosto del 2018 verrà inaugurato il primo impianto italiano pilota per il recupero delle materie prime dei pannelli FV. Questo è l’obiettivo del progetto ReSIELP (Recovery of Silicon and other materials from End-of-Life Photovoltaic Panels), coordinato dal CEA (Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives), avente tra i partner italiani Enea, Uinversità di Padova, Cetma (Centro Ricerche Europeo di Tecnologie, Design e Materiali) e le aziende ITO e Relight e finanziato dall KIC Raw Materials (Knowledge Innovation Community sulle materie prime). Tale progetto rientra perfettamente nel concetto di instaurazione di economia circolare tanto auspicata a livello europeo e nazionale: un sistema economico in grado di autosostentarsi e rigenerarsi, facendo dei rifiuti delle nuove risorse, creando un valore aggiunto sia da un punto di vista economico che di occupazione. Il progetto, inoltre, rientra perfettamente nelle indicazioni della direttiva europea 2012/19/EU, che impone di recuperare entro agosto 2018 l’85% in peso dei moduli fotovoltaici a fine vita, ovvero la parte relativa a vetro ed alluminio dei pannelli. Il prototipo da realizzare sarà installato nello stabilimento milanese della Relight e si pone proprio l’obiettivo di recuperare la parte vetrosa e di alluminio dei pannelli FV. Non solo, vuole anche recuperare il 15% relativo alle altre materie prime, quali silicio, argento e rame. Sono materie prime di alto valore aggiunto, con le quali si potrebbero costruire milioni di nuovi moduli FV con un ingente giro di affari. Il progetto si prefigge anche l’obiettivo di limitare il più possibile la produzione di rifiuti elettronici in modo da diminuire il volume da smaltire.
Fonte: AS Solar
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